I volontari di Peace Brigades International (PBI) provengono da molti paesi e contesti diversi, ma hanno in comune una profonda convinzione nell’efficacia dei metodi nonviolenti e nel fatto che sono le persone semplici quelle che possono fare la differenza per creare un mondo più pacifico e giusto.
Che cosa fa un team di PBI?
Quando c’è un conflitto tra stati o tra comunità o nazioni, alcune azioni possono essere svolte da persone che vengono dall’esterno - altre invece no. Tramite la presenza di attori internazionali, nonviolenti e «non partisan», un team di PBI cerca di facilitare il raggiungimento di una risoluzione pacifica dei conflitti nell’area. Per fare questo, PBI:
- offre supporto ed accompagnamento protettivo ai difensori dei diritti umani (persone singole o associazioni) che subiscono minacce violente
- analizza la situazione del paese o dell’area e redige rapporti indipendenti ed affidabili per gli attori esterni tramite l’ascolto di punti di vista il più possibile diversificati
- incoraggia azioni finalizzate a ridurre il livello di violenza
- organizza regolari incontri con esponenti della società civile locale e nazionale, con i militari e con il corpo diplomatico del posto in cui opera per denunciare o mantenere alta l’attenzione su casi di abusi dei diritti umani riferiti alle persone o alle organizzazioni che accompagna
PBI non è un’organizzazione di cooperazione internazionale. Crediamo che ogni comunità abbia bisogno e il diritto di svilupparsi in autonomia e non in dipendenza da attori esterni. Quando sorgono richieste o esigenze di iniziative di cooperazione, PBI le inoltra ad altre organizzazioni che si occupano specificamente di questo.
Che cosa offre PBI alle persone volontarie?
- Un’esperienza in un’organizzazione internazionale di pace e diritti umani impegnata nella trasformazione degli ideali in azioni concrete
- Un training di formazione specializzato che trae credibilità da oltre 40 anni di lavoro sul campo
- L’esperienza di operare e vivere in un team di volontari provenienti da paesi e da background diversi
- Un’opportunità unica di conoscere in prima persona le intense pressioni che subiscono i difensori dei diritti umani, la loro capacità di sopportazione e il loro coraggio.
PBI copre i costi di viaggio, vitto e alloggio, spostamenti interni, assicurazione, rimpatrio oltre ad un piccolo stipendio per coprire le spese addizionali.
Requisiti richiesti
- Conoscenza e condivisione dei principi della nonviolenza
- Conoscenza delle lingue straniere: per quanto riguarda i progetti in Messico, Guatemala e Colombia è richiesta un’ottima padronanza dello spagnolo; per il progetto in Kenya invece si richiede un’ottima conoscenza dell’inglese
- discrezione e diplomazia
- maturità - i volontari solitamente hanno più di 25 anni
- capacità di resistenza al lavoro sotto pressione
- conoscenza e comprensione della storia, della politica e della cultura del paese in cui si andrà a lavorare
- competenze interculturali e sensibilità - capacità di lavorare assieme a persone di culture diverse, da attestare tramite precedenti esperienze di lavoro in un contesto interculturale
- impegno di almeno un anno.
Per ulteriori dettagli, consulta le FAQ per i volontari in partenza.
Condizioni di vita
I volontari PBI condividono una casa che serve sia da abitazione che da ufficio.
Per saperne di più:
- su come partecipare a un progetto PBI, leggi le FAQ.
- sul volontariato nei vari progetti, vai alla pagina PBI International
- su cosa può voler dire lo shock culturale al ritorno, guarda qui.
Inoltre, ti consigliamo di prendere contatto con il gruppo italiano di PBI quando desideri partire.