Siamo un gruppo di persone unite dalla persuasione che la nonviolenza sia la strada per la pace e la giustizia sociale. Abbiamo deciso di sostenere Peace Brigades International perché si attiva in modo nonviolento, efficace e concreto nei conflitti. Lo Statuto di PBI dichiara che intende “costruire un mondo in cui le persone affrontino i conflitti in maniera nonviolenta, in cui si difendano in modo universale i diritti umani, in cui la giustizia sociale e il rispetto interculturale siano una realtà. Noi crediamo che non si possano ottenere delle soluzioni durature ai conflitti attraverso metodi violenti”.
Cosa facciamo
PBI Italia onlus è diventata uno dei 14 gruppi nazionali attivi in tre continenti, e sostiene i progetti sul campo in Colombia, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua (Costa Rica), Kenya, Indonesia e Nepal.
Peace Brigades International attiva il ruolo della Comunità Internazionale a difesa delle tante persone nel mondo che lottano in modo nonviolento per la difesa dei diritti umani e dell’ambiente, e che rischiano di essere uccise a causa del loro impegno.
L’attività di PBI spazia dall’accompagnamento protettivo al rafforzamento delle competenze e capacità di auto-aiuto, fino alla costruzione di reti di contatti e attività di advocacy. Funziona perché utilizza un approccio integrato, combinando la presenza sul campo accanto agli attivisti e alle attiviste per i diritti umani con il mantenimento di una estesa rete di supporto internazionale. È l’attenzione della comunità internazionale che funge da efficace protezione.
Abbiamo deciso di sostenere PBI anche perché condividiamo i principi su cui si fonda:
- la nonviolenza
- la non ingerenza: PBI opera senza protagonismi “neocoloniali”, interviene solo là dove viene chiamata da chi difende i diritti umani in modo nonviolento. Siamo convinti/e che una duratura trasformazione dei conflitti non possa giungere dall’esterno, ma si debba basare sulla capacità e sulle aspirazioni della popolazione locale. Evitiamo l’imposizione, l’interferenza o il coinvolgimento diretto nel lavoro svolto da chi accompagniamo
- l’imparzialità ( o no partidismo): PBI non si schiera con una delle parti in conflitto, è dalla parte dei diritti umani. Questo le consente di dialogare e operare con una vasta rete di interlocutori, ed essere fonte informativa sul conflitto credibile perché non schierata
- orizzontalità e decisioni per consenso: PBI usa modalità organizzative e decisionali che intendono applicare la nonviolenza anche nella struttura (non gerarchica) e nelle decisioni
- carattere internazionale: le équipes di PBI sono composte da persone di diversa nazionalità, in particolare i volontari e le volontarie sul campo lavorano in gruppo e permettono di moltiplicare il coinvolgimento dell’opinione pubblica di diverse parti del mondo.
Le attività del gruppo nazionale PBI Italia, tutto composto da volontari e volontarie, sono la raccolta fondi per sostenere i progetti sul campo, la diffusione di informazioni sulla situazione dei diritti umani nei paesi in cui operiamo, lo sviluppo della rete di appoggio su cui si fonda la capacità di deterrenza di PBI nei confronti di chi viola i diritti umani, la formazione alla nonviolenza, la ricerca di volontari e volontarie interessati/e a lavorare sul campo nei progetti PBI.
Cos’è l’accompagnamento protettivo?
Peace Brigades International fornisce accompagnamento protettivo a difensori e difensore dei diritti umani in alcuni dei suoi progetti sul campo, attualmente in Colombia, Guatemala, Messico, Honduras e Kenya.
L’accompagnamento protettivo è un intervento nonviolento in zone di conflitto sperimentato da PBI fin dagli anni ‘80. I volontari e le volontarie lavorano in equipe, appoggiat* da una rete di supporto internazionale. Mantengono costantemente una rete di contatti con le organizzazioni e le autorità locali, le ong, i rappresentati della comunità diplomatica e delle istituzioni internazionali attive in difesa dei diritti umani, e svolgono un attento studio della congiuntura e delle situazioni di rischio. Questo lavoro permette di rendere efficace come strumento di deterrenza l’accompagnare fisicamente (con presenza durante eventi, processi, manifestazioni o con visite periodiche) i difensori, le difensore dei diritti umani e le comunità o gruppi che ricevono minacce di violenza politica, subiscono attacchi e sono oggetto di criminalizzazione. La posizione indipendente e imparziale di PBI le guadagna la fiducia degli/lle attivisti/e di base locali, e dissuade la violenza perché gli abusatori sono consapevoli dell’esposizione internazionale e delle possibili conseguenze.