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Dove lavoriamo

PBI attualmente ha progetti attivi in Colombia, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua (Costa Rica), Kenya, Indonesia e Nepal. Qui potete trovare una breve descrizione dei progetti. Per sapere che cosa sta succedendo in ognuno dei progetti PBI, cliccate su uno dei titoli sottostanti per essere trasferiti sulla pagina web del progetto.

 

PBI è impegnata nell’accompagnamento e nell’osservazione internazionale in Colombia dal 1994. Oggi, PBI Colombia accompagna circa 15 fra organizzazioni, comunità e individui minacciati, in 13 dipartimenti della Colombia.

Le attività di accompagnamento sono svolte da volontarie e da volontari internazionali che fanno parte delle équipe di Barrancabermeja (Santander), Apartadó (Antioquia) e Bogotá. PBI Colombia dispone inoltre di un ufficio centrale che supporta le persone volontarie nelle attività di amministrazione, coordinamento, attività psicosociali, advocacy, comunicazione, formazione, analisi del contesto e raccolta fondi. In Unione Europea e in Nord America, due rappresentanti coordinano azioni di dialogo e relazioni pubbliche, in stretta collaborazione con i gruppi nazionali locali.


 

Il progetto Guatemala ha avuto una prima fase di attività dal 1983 al 1999: il progetto era stato chiuso alcuni anni dopo la firma degli accordi di pace tra governo e guerriglia.

Il peggioramento della situazione dei diritti umani ha indotto la società civile guatemalteca a chiedere nuovamente l’intervento di PBI che ha riaperto il progetto nel 2002.

La situazione è diventa negli anni via via più difficile; l’informe 2021 della Comisión Interamericana de Derechos humanos (CIDH) ha segnalato il Guatemala come uno dei paesi dove la situazione dei diritti umani è più a rischio a causa dell’attacco per via istituzionale all’indipendenza del sistema giudiziario, la  criminalizzazione de* difensor* dei diritti umani, l’indebolimento dell’istituzione del Procuratore dei diritti umani, l’impunità e la difficoltà di accesso alla giustizia per le fasce deboli della popolazione, gli attacchi alla libertà di stampa. L’equipe dei volontari e volontarie PBI è attiva sui temi della lotta contro l’impunità e la criminalizzazione dei e delle difensori/e dei diritti umani, l’accesso alla terra, la difesa dell’ambiente. Attenzione particolare viene data al tema delle specifiche difficoltà incontrate dalle donne difensore dei diritti umani, e allo sviluppo delle pratiche di sanación come forma di mutuo supporto e resilienza tra donne.

 

In seguito al colpo di stato del 2009 e al successivo deterioramento della situazione dei difensori dei diritti umani in Honduras, nel 2010 la National Human Rights Platform dell’Honduras ha chiesto formalmente a PBI di intervenire nel paese con azioni di accompagnamento internazionale e progetti di osservazione.

Dal 2013 un’equipe di volontari PBI è presente nella capitale Tegucigalpa da dove accompagna organizzazioni honduregne. Nel Rapporto sui diritti umani in Honduras 2022 viene descritta la situazione nel dettaglio.

PBI realizza accompagnamenti a Città del Messico, Oaxaca e negli stati settentrionali di Chihuahua e Coahuila.

Il progetto è focalizzato sull’accompagnamento di comunità  indigene ed eco-attivisti/e che si oppongono alla militarizzazione e allo scempio del territorio.

Lotta contro l’impunità , sostengo e rafforzamento dei diritti indigeni, dare potere alle donne e smascherare gli abusi ambientali: questi sono i temi principali del progetto PBI Messico.

 

In Kenya gli attivisti per la difesa dei diritti umani affrontano numerose sfide e minacce soprattutto se lavorano negli insediamenti informali e nelle aree rurali, o se sono attivi su temi sensibili come il diritto alla terra o la corruzione e le violazioni dei diritti umani perpetrate dalla polizia. Gli attivisti per i diritti umani (HRDs) che si occupano di questi temi sono spesso vittima di pedinamenti, minacce e aggressioni. Le attiviste donne sono esposte ad un rischio maggiore di stigmatizzazione nonché di violenze sessuali a causa del loro lavoro in difesa dei diritti umani. In molti casi, le minacce di cui sono vittime le attiviste donne non vengono ricondotte al loro lavoro e comunque non assumono la stessa valenza delle minacce fatte ai loro colleghi uomini.

Un altro problema è la criminalizzazione dei difensori dei diritti umani, che si concretizza in arresti basati su false accuse.

L’approccio integrale di accompagnamento protettivo di PBI ha un valore aggiunto e complementare rispetto agli strumenti di protezione già presenti nel paese. L’approccio preventivo di PBI offre inoltre un’alternativa alle soluzioni classiche di risposta alle emergenze che si attivano normalmente solo dopo una minaccia all’incolumità dei difensori. I team dei volontari/e risiede a Nairobi ma ha anche visitato la Costa, la parte centrale e quella occidentale del Kenya. 

 

PBI in Indonesia

Nel 2014, PBI ha avviato un progetto in Indonesia con l’obiettivo di promuovere i diritti umani nel Paese attraverso il rafforzamento delle capacità dei difensori dei diritti umani, soprattutto in regioni remote.

Attualmente, PBI Indonesia collabora con l’ELSAM (Istituto di ricerca politica e advocacy, https://elsam.or.id/), ONG indonesiana, in corsi di formazione che offrono la possibilità di rafforzare le capacità di advocacy e networking a livello nazionale e di condurre ricerche sul campo. PBI Indonesia collabora inoltre con organizzazioni nazionali per i diritti umani nell’organizzazione di brevi corsi di formazione su argomenti specifici, come la gestione delle aggressioni o la predisposizione di codici per la sicurezza delle organizzazioni.

Ricordiamo che fra il 1999 e il 2011, PBI era già presente in Indonesia con un progetto di accompagnamento protettivo e di «peace education» partecipata nelle regioni di Papua, Aceh, Flores, West Timor e Jakarta.

 

 

La presenza di PBI in Nepal consiste oggi nel progetto Nepal Monitor, strumento attraverso il quale vengono raccolti e fatti circolare i report relativi alla situazione dei difensori dei diritti umani ed alla sicurezza.